Pokémon: Beyond the Sky

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  1. hina
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    Era da una vita che volevo scrivere una cosa del genere e finalmente eccola qui....
    Solo, è diversa da come era stata creata inizialmente essendo la mia adorata Hina più che autosufficiente!! Anche se io non esistessi farebbe tutto da sola ù_ù
    Beh, è alquanto demenziale essendo la protagonista una mia versione nel Pokemon World, quindi è una fangirl, yaoista e insopportabile.. spero possiate perdonarla
    E dopo queste cavolate eccovi alla fan fiction
    PS: il titolo non ci sta a dire assolutamente niente, ma è figo


    CAPITOLO 1 - Biancavilla

    Era mattino. Il sole filtrava dalle tende. Non che me ne importasse granchè. Ero rimasta tutta la notte sveglia per... per far che?
    Vabbè, non era questo l'importante. La sveglia che non cessava di suonare finì per sbattere 'misteriosamente' contro il muro. Volevo solo dormire un altro po'. In fondo cosa sarebbe cambiato se mi fossi alzata qualche ora dopo?
    "Hina! Alzati!" Ora ci si metteva pure mia madre.
    "Altri 2 minuti!" Risposi facendo intendere anche troppo bene a mia madre che quei 2 minuti in realtà erano circa 2 ore, tanto che entrò in camera mia e, con tono amorevole disse:
    "Hina, se non ti sbrighi ad andare dal professor Oak, rimarrai senza pokemon"
    Quelle parole mi rimbombarono nelle orecchie.
    "O cappero è vero!!!!!" Urlai alzandomi di scatto e corsi a vestirmi il più velocemente possibile.
    Era vero, quella notte non avevo dormito per l'eccitazione.
    La mattina precedente, infatti, il prof. mi aveva promesso che il giorno dopo mi avrebbe dato il mio primo pokemon e sarei potuta partire verso il mio destino, ovvero diventare la campionessa della lega. Mi scintillarono gli occhi al solo pensiero.
    Finita di prepararmi, e messo il mio cappello preferito, salutai mia madre e corsi al laboratorio.

    Entrai nel laboratorio del professore e, salutandolo a voce forse anche troppo alta, lo raggiunsi di corsa.
    Lui mi guardò un po' torvo.
    "Hina, ti stavo aspettando!"
    "Allora, allora?? Il mio Pokemon??"
    Lui mi fissò e scosse il capo.
    "Dovresti calmarti un attimo! Comunque aspettiamo che arrivi anche Gary"
    "Eh?! Dobbiamo aspettare Gary?" La delusione dipinta sul mio volto era decisamente visibile.
    "E quando dovrebbe arivare?" il mio tono era quasi schifato.
    "Tra poco, tra poco!! Intanto puoi dare un'occhiata ai Pokemon che ho raccolto! Visto che sei arrivata per prima avrai la possibilità di scegliere per prima!"
    Indicò tre piccole sfere appoggiate su un tavolo.
    Guardai interrogativa il professore. Lui si avvicinò ridendo al tavolo e prese una delle sfere e pigiò il pulsante in mezzo.
    Dalla sfera uscì un piccolo Pokemon di colore azzurro con delle macchie verdi e dei grandi occhi rossi. Aveva un enorme bulbo sulla schiena, che mi chiesi se non fosse troppo pesante per il piccolino.
    "Che carinooo!!!!" Esclamai guardando il pokemon leggermente disorientato.
    "Questo è Bulbasaur, il pokemon seme. E' un pokemon d'erba" spiegò il brevemente prof, prima di aprire una seconda sfera, dalla quale invece uscì un pokemon che sembrava una tartarughina celeste con una strana coda simile a quella di uno scoiattolo.
    "Waaaaa!!!!!" Urlai fissando il grazioso pokemon che stava di fianco a Bulbasaur.
    "Questo invece si chiama Squirtle, il pokemon tartaruga, ed è di tipo acqua"
    Aprì l'ultima sfera, da cui uscì un pokemon rosso, somigliante ad un incrocio tra un dinosauro e una salamandra, con una fiamma rossa sulla punta della coda. I grandi occhi verde acqua mi scrutavano diffidenti.
    Dalla mia bocca non uscì un suono. Le parole era bloccate in gola. Finchè non scoppiai.
    "E' carinissimo e troppo bellino!!!!!!!! Lo vorrei abbracciare e stringere per tutto il resto della mia vita, ma ho paura che mi bruci con la coda!!!"
    Il professore mi guardò leggermente impaurito da quell'attimo di fangirleggiamento e disse:
    "Qu-Questo invece è Charmander, il pokemon lucertola. Come avrai intuito, è di tipo fuoco"
    Nonostante fossero tutti e tre carinissimi, avevo già scelto. Quegli occhi che mi guardavano ancora diffidenti, erano irresistibili.
    "Ahahaha" Una risata insopportabile e fin troppo familiare raggiunse le mie orecchie.
    Mi girai di scatto per vedere quello che doveva essere un mio amico. Ma forse non era proprio il termine esatto visto che non eravamo mai andati d'accordo.
    "Che diavolo vuoi?" Chiesi acida.
    "Mmm... niente... Solo, trovo divertente sentire i tuoi giudizi insensati sui pokemon" Sorrideva beato mentre mi guardava con aria di sufficenza.
    Borbottai un insulto, e fingendo che non esistesse, dichiarai al professore la mia scelta: Charmander.
    Gary si rivolse anche lui al prof e scelse quello che per lui era il pokemon più forte, ovvero Squirtle.
    Molto intelligente da parte sua scegliere il pokemon il cui tipo batteva quello del mio.
    Il ragazzo uscì tranquillamente dal laboratorio con il suo nuovo pokemon, salutando il nonno e ignorandomi completamente.
    Richiamai Charmander nella sfera pokè e feci per andarmene anche io.
    "Aspetta Hina.." Mi chiamò Oak.
    Mi girai verso di lui e lo vidi avvicinarmisi con in mano uno strano aggeggio rosso.
    "Prendi questo. A Gary l'ho già dato. Si chiama Pokedex. Registra tutti i pokemon che vedi e catturi, in questo modo mi fai anche il favore di raccogliere dati su tutti i pokemon esistenti qui a Kanto"
    Presi il Pokedex e lo misi nello zaino.
    "Certo.. e grazie, per avermi dato questa grande occasione" dissi con gli occhi sognanti, rivedendomi come campionessa mentre calpestavo amichevolmente Gary dopo averlo stracciato.
    Ritornai alla realtà sentendo il pokemon con il seme sulla schiena lamentarsi.
    "E quello? Che fine farà? In caso lo adotto io!!!" Mostrai il mio sorriso più convincente.
    Il prof rise. "Non preoccuparti, c'è qualcuno che lo verrà presto a prendere! E ora sbrigati a partire o Gary ti batterà!"
    Bastò quest'ultima frase per infiammarmi dentro.
    "Io non perderò!"
    Mi guardò ridacchiando e mi diede anche delle Pokeball.
    "Queste ti serviranno per catturare i pokemon"
    Lo ringrazia ancora una volta e uscii. Mi avviai, così, verso il Percorso 1.
    "Hina, aspetta un'attimo!!"
    E chi cavolo era questa volta?? Un po' esasperata, guardai e riconobbi immediatamente mia madre che mi correva incontro con una mappa in mano.
    "Tieni, sennò ti perdi!" Mi allungò la carta e con sguardo un po' malinconico mi salutò augurandomi buona fortuna.
    "Non preoccuparti mamma, andrà tutto bene!!"
    Lei mi sorrise e mi abbracciò. La cosa era leggermente imbarazzante, visti anche tutti i passanti che ci guardavano e ridevano, ma non la allontanai e aspettai che avesse finito per voltarmi per l'ultima volta e fare il primo passo verso il mio futuro da campionessa.
     
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  2. hina
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    CAPITOLO 2 - Percorso 1

    Senza mai voltarmi indietro, proseguii per il primo percorso, che mi avrebbe portata a Smeraldopoli.
    Dopo un po' che la povera sottoscritta camminava, senza aver incontato nè persone nè pokemon, sospirai depressa e mi sedetti per terra, donando un po' di conforto a quei disgraziati dei miei piedi.
    E mentre stavo lì a non fare nulla, feci uscire Charmander. Il pokemon mi guardò un po' scocciato, evidentemente non mi aveva ancora accettata come sua padrona.
    "Ehm... Ciao Charmander!" Lo salutai sentendomi una vera cretina.
    In cambio ricevetti solo uno sguardo di disdegno.
    La cosa certo non mi faceva piacere. Anzi, la mia espressione era tra lo scioccato e il disperato. Che cosa potevo fare per ottenere l'amicizia di un pokemon in poco tempo?
    Ripensai velocemente a tutti i film sui pokemon che avevo visto. Purtroppo tutto ciò che mi venne in mente fu il classico protagoista che rischiava la vita per salvare il pokemon.
    "AAAAAAAAHHHHHH!!!!!!!!!!!! Ok, va bene diventare amica di Charmender, ma sono troppo giovane per morire ora!!! Devo trovare un altro modo!!" Mi alzai guardando in giro come se la risposta fosse da qualche parte nascosta tra l'erba.
    Solo in quel momento notai che il pokemon si era spaventato e si stava allontanando piano piano dalla pazza che si dichiarava la sua padrona.
    "Aspetta Charmandeeeer!!" Urlai lanciandomi su di lui bloccandogli ogni via di fuga. "Diventiamo amiciiii"
    La piccola salamadra si dimenò sotto di me, probabilmente sempre più preoccupato della mia sanità mentale.
    "O-Ok, io ti lascio andare, ma te non scapperai, vero?" Probabilmente ebbe pietà di me perchè fece cenno di sì con la testa e quando mi rialzai non si mosse.
    "Inanzitutto, grazie per non avermi bruciata e scusa se ti ho spaventato" Sorrisi debolmente e anche questa volta la risposta di Charmander fu abbastanza deludente, visto che mi ignorò completamente.
    "Bene bene... Devo pensare a qualcosa al più presto" Dissi a me stessa passando ancora una volta in rassegna i miei ricordi sulle serie TV. Finalmente mi venne l'idea giusta.
    Sorrisi e, con molta, forse troppa, sicurezza in me stessa, dissi:
    "Ok, che ne dici di provare a diventare amici, Charmy?" Quel primo soprannome non era niente di che, ma era la prima cosa che le venne in mente.
    Lo sguardo quasi offeso di Charmander mi fece capire che a lui non piaceva.
    "Mh, capito, niente Charmy.. Dovrò trovare un altro soprannome.. Uhm.. Che ne dici di Lyzard?"
    Lo guardai speranzosa, ma mi fissò in modo talmente depresso che continuai subito la lista di soprannomi, ovviamente le prime cavolate che mi venivano in mente, tra anime, film e telefilm. Essì. Avevo passato un lungo periodo come TV dipendente.
    "Seya, Shun, Ikki, Hyoga, Shiryu, Goku, Vegeta, Crilin, Piccolo, Piton, Gandalf, Legolas, Ron, Hiyoshi Wakashi!!"
    L'espressione del povero pokemon diventava sempre più spaventata, fino a sentre l'ultimo nome, che evidentemente non aveva apprezzato e, così velocemente che a stento me ne accorsi, mi ritrovai stesa a terra con le gambe in aria con Charmender che mi puntava gli artigli addosso.
    "Ehm... evitiamo i soprannomi?" Proposi leggermente spaventata.
    Lui si tranquillizzò e si sedette vicino a me.
    Mi misi a sedere anche io e riflettei su cosa poter fare. Avevo appena reso la situazione ancora più pericolosa. Se non mi odiava, poco ci mancava.
    Sospirai e chiesi ancora una volta scusa.
    "Però mi piacerebbe poter diventare tua amica. Anche perchè se così non fosse non potrei obbligarti a venire con me e io sarei senza pokemon e.."
    Era proprio così. Se non fossimo diventati amici non sarei potuta diventare la campionessa della lega pokemon. Ovviamente non era il mio unico obiettivo, ma era il sogno che inseguivo da sempre, l'unica cosa che mi aveva lasciato mio padre, quindi troppo difficile da rinunciare.
    Probabilmente Charmander fu colpito da un altro attacco di pietà e accettò le mie scuse. Mi si avvicinò leggermente e mi guardò con meno disprezzo.
    Gli sorrisi. "Beh, forse è il momento di andare avanti!"
    Dissi alzandomi. Avevo perso anche troppo tempo seduta su quel prato verde.
    "Però non capisco come sia possibile non aver visto nemmeno un pokemon selvatico"
    Dissi guardandomi intorno. Charmander mi fece cenno di andare tra l'erba più alta.
    Che sciocca, mi ero dimenticata che i pokemon raramente uscivano nei luoghi così scoperti. L'erba alta, così come i boschi o le grotte erano i posti perfetti per trovarne.
    "Giusto!! Grazie Charmander!"
    Corsi verso l'erba. Avrei combattutto contro il mio primo pokemon. Che figata!!!
    Camminammo insieme per un po' in mezzo al verde, quando finalmente vidi il primo pokemon.
    Era uno dei più comuni, ne avevo anche già visti degli esemplari, era un semplice topo viola con la pancia di un colore simile al crema.
    "Wow!! Un Rattata!"
    Stavo per ordinare a Charmander di attaccarlo, ma vidi altri esemplari. Erano troppi da battere e non sarebbe stato saggio mandare il mio unico pokemon verso un attacco-suicida. Vidi i piccoli esserini fissarmi per poi continuare a mangiare.
    "Carini, vero?"
    Sorrisi e proseguii. In realtà catturare un Rattata non era una grande sfida per la sottoscritta. Son facili sia da trovare, che da catturare ed allenare. L'unica cosa che mi sarebbe piaciuta era avere un Raticate, la sua evoluzione. Dall'aspetto più aggressivo, aveva sempre esercitato un certo fascino su di me anche grazie agli attacchi Iperzanna e Superzanna, niente a che vedere con quelli della sua pre-evoluzione.
    Mentre mi perdevo per i miei pensieri, sentii uno stridio provenire dall'alto.
    Sopra i miei occhi riconobbi la sagoma del pokemon uccellino Pidgey.
    Volava aggrazziato agitando le ali che dal mio punto di visti erano color crema, nonostante dall'alto fossero marroni.
    "Questo lo voglio assolutamente!!"
    Urlai e Charmander prese questa mia frase per un incitamento alla battaglia.
    "Charmander, braciere!!"
    Il pokemon lucertola sparò un getto di fuoco dalla sua bocca, talmente lungo da riuscire a sfiorare le ali del Pidgey.
    Quest'ultimo sembrò abbastanza spaventato e si avventò su di noi in picchiata.
    "Charmander, usa di nuovo braciere!"
    Il mio pokemon effettuò la stesso mossa di prima che, essendo l'avversario più vicino, sembrava molto più letale. Però, grazie ai buoni riflessi e ad una velocità impressionante, riuscì a schivarlo. Passò poi subito all'attacco e con le ali creò una raffica di vento.
    "Charmander!" Urlai spaventata vedendo il pokemon rosso venire sbattuto contro un tronco.
    Però non potevo impartirgli ordini con voce esitante. La prima regola per un allenatore di pokemon è l'essere sempre sicuri di sè e delle capacità del proprio pokemon, così come capire se l'avversario è allo stesso livello o meno.
    Sapevo benissimo che Charmander poteva vincere, quindi semplicemente dovevo avere fiducia in lui e ordinare la prssima mossa.
    Respirai a fondo.Un attacco fisico era impossibile, vista la capacità di Pdgey di volare e riuscire a schiavare facilmente gli attacchi. C'era quindi un unica possiblità.
    "Charmander, usa braciere, poi spostati dietro di lui più veloce che puoi e usa di nuovo braciere!"
    La tattica era semplice: se lui può schivare gli attacchi, basterà colpire più volte ripetutamente da diverse postazioni. Ora il problema era chi dei due fosse più veloce.
    Charmander eseguì gli ordini e, dopo aver lanciato il fuoco dalla bocca, corse alle spalle dell'avversario, che intanto evitava il fuoco, per ripetere per la quarta volta l'attacco.
    Il Pidgey riuscì ad scansare anche questo attacco, ma a quello successivo, alla sua destra, non riuscì a sottrarvisi.
    Il pokemon uccello cadde al suolo. Presi una delle pokèball e la lanciai. Questa racchiuse il mio avversario e, dopo qualche momento d'ansia, smise di muoversi.
    Avevo appena catturato il mio primo pokemon.
    Saltai dalla gioia, mentre Charmander, come sempre, mi guardava male.
    Ci rimettemmo in marcia e, dopo una bella camminata, arrivammo finalmente a Smeraldopoli.
     
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  3. Yaya Yuiki
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    E' una FF molto semplice, ma carina! Si lascia leggere facilmente,sei stata brava :mihi: ... Il Pokemon poi è pucciosissimo *__*
     
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2 replies since 16/12/2011, 22:30   23 views
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