Seven Seas

Faccio un esempio perché mi sto mentalmente immaginando la scena:

"Era appena tornata in camera e si stava apprestando a rimettersi sotto le coperte, quando un rumore alle sue spalle la fece sobbalzare. Voltandosi di scatto, vide la finestra aperta; attraverso le tende di tulle mosse dal vento si scorgeva chiaramente la luna piena brillare nel cielo notturno e riflettersi sull'oceano.
La principessa sospirò di sollievo, pensando che probabilmente la domestica aveva chiuso male la finestra, ma proprio in quel momento un braccio le cinse il busto e una mano andò a sigillarle le labbra.
-Shhhh.
Fu poco più di un sussurro, trasportato via dal vento un attimo dopo.
Amu sapeva che cosa significava, e capì all'istante che la finestra aperta non aveva nulla a che fare con la domestica.
Impaurita, cercò di urlare, di liberarsi, ma ogni tentativo fu vano.
-Zitta - sussurrò la voce del suo aggressore. Pareva giovane, forse non era nemmeno molto più grande di lei. -Non vorrai che mi veda costretto a chiamare i rinforzi, vero? La gente del tuo palazzo potrebbe passarsela molto male...
Il respiro irregolare della principessa, sforzato dalle tentate urla, iniziò a regolarizzarsi. Rimaneva solo il battito impazzito del suo cuore a denotare la sua paura.
-Così va meglio - disse il ragazzo, e il tono aveva un che di scherno - Ora toglierò la mano. Se prometti di non urlare, non sarò costretto ad usare metodi più rudi su una signorina.
Amu esitò. Era evidente, chiunque fosse quel tipo, voleva rapirla. Ma non poteva assolutamente mettere a repentaglio gli altri abitanti del palazzo preoccupandosi unicamente della propria incolumità.
Annuì.
Il ragazzo la lasciò per un attimo e, finalmente, lei poté vedere il volto del suo rapitore, dolcemente rischiarato dalla luce della luna.
Come immaginava, era un ragazzo che non dimostrava molto più della sua età; certo era alto, parecchio più di lei, eppure una frangia di capelli neri gli ricadeva su degli occhi blu notte che rispecchiavano l'ingenua vivacità di un bambino.
Ma quell'attimo d'incanto durò poco: subito lui la prese in braccio di mala grazia e si calò giù dalla finestra, e poi via nella notte."

Oddio, ho scritto un poema. E di getto, anche!
Ehm, tralasciando il fatto che non sono normale a scrivere poemi su FanFiction non mie, questo era veramente solo un esempio di come una narrazione scorrevole ma coinvolgente dovrebbe essere (secondo me).
Spero che possa esserti utile ^^

Capitolo 3
Amu rimase a fissare il galeone, enorme e imponente;l’immenso manto scuro della notte che lo avvolgeva lo faceva sembrare ancora più grande.
“Che faccio?”
Pensò la fanciulla
“Potrei provare a distrarlo, ma non è certo stupido. Ho paura , che mi faranno?”
Dentro di lei crescevano l’ansia e la paura, il suo battito cardiaco aumentava di momento in momento.
Il ragazzo sali sulla nave con la principessa;appena arrivato venne accolto da fischi e urli, in segno di vittoria.
Lei li guardò con fare stupito, come potevano essere cosi volgari? Non voleva avere niente a che fare con persone, se cosi potevano essere definiti, a quel modo.
-Ed ecco che vi ho portato il nostro trofeo-
Affermò fiero il capitano, con un sorrisetto maligno dipinto sul volto.
-Il capitano è il migliore!! Viva il capitano!!!-
Urlò in coro la ciurma di pirati, con un boccale di spumeggiante birra in mano.
-Lasciatemi subito andare!-
La voce della principessa proruppe nel gran fracasso e tutti si zittirono, poi improvvisamente scoppiarono a ridere
-Senti questa, una nanetta che vuole darci ordini!!-
Lei digrignò i denti, ma dove cavolo era capitata!?
“Perché a me?”
Pensò lei disperata, sull’orlo di mettersi a piangere
-Però sei carina, bambolina, ci divertiremo con te-
Affermarono i pirati, con fare maligno
-Mai!-
Ribatte lei, seppur con un filo di ansia nella voce.
Poi Ikuto l’afferrò per il braccio e la trascino in camera, chiudendocela a chiave
-Aprimi immediatamente!-
-Sicuro e già che ci sono ti riporto a terra-
Rispose lui, in tono sarcastico.
Amu sbuffò, questo era solo un incubo, ma siamo sicuri che si sarebbe svegliata?